Storia e abbinamenti dell’Antica Mozzata di Battipaglia. Un’amore scritto a quattro mani dai mastri casari de La Fattoria

di Mariapia Vecchione

Fra il tepore estivo della sera nulla può sostituire al palato l’avvolgente sapore dell’Antica Mozzata di Battipaglia®️ , il marchio con cui lo storico caseificio La Fattoria riconosce l’eccellenza della Mozzarella di latte di Bufala: un prodotto apprezzato nel mondo, fonde la storia e la tradizione di un’arte sapientemente conosciuta nella Piana del Sele.

La Zizzona di Battipaglia caseificio La Fattoria

Origine e storia dell’Antica Mozzata di Battipaglia®️
Si narra che la ninfa etrusca Baptì-Palìa, regnante delle paludi della pianura di Battipaglia, custodisse gelosamente il segreto della Mozzata di Bufala, cibo prelibato e riservato agli Dei.
All’alba di ogni giorno, la ninfa si dedicava alla mungitura delle Bufale che pascolavano libere nelle paludi e dopo un misterioso procedimento, si accingeva alla “filatura” della cagliata e da un morbido impasto perlaceo ne “mozzava” dei pezzi di forma sferica, per ottenerne la preziosa Mozzata. Alla fine, dopo averla preparata con cura e riposta in canestri  di vimini, adornandola con ramoscelli di mirto ed altre erbe aromatiche per esaltarne il sapore, ella si recava alla dimora degli Dei per offrirla alla loro mensa. Il Fato volle che un giorno la ninfa Baptì-Palìa si imbattesse in un giovane pastore di nome Tusciano, il quale giaceva dolcemente addormentato sulla riva del fiume. Presa dalla rara bellezza di Tusciano, ella se ne invaghì e, dopo averlo svegliato con delicate carezze, gli dichiarò il proprio amore e come pegno di esso, gli svelò il segreto della Mozzata di Bufala. Il giovine, ingenuamente e per farsene vanto, rivelò tale segreto alla gente delle vicine contrade.
Gli Dei, adirati per il fatto che i mortali fossero venuti in possesso del segreto della Mozzata di Bufala, punirono la ninfa ed il suo innamorato, condannandoli a girovagare per le paludi, senza mai potersi incontrare.
Oggi i due amanti sembrano essersi ricongiunti poiché la ninfa Baptì-Palìa è divenuta operosa cittadina di Battipaglia, essa stringe in un eterno abbraccio il suo Tusciano, trasformatosi nel fiume che la attraversa.

Una storia di tradizione: caseificio “La Fattoria”
Battipaglia fa rivivere grazie ai suoi artigiani il sapore di un prodotto ineguagliabile al palato e ai sensi, i fratelli Luciano, Cosimo e Antonio Paraggio del caseificio la Fattoria ne detengono una tradizione familiare, vista crescere grazie al nonno materno Don Sabatino Sciorio, e che arriva oggi ad identificarsi in un secondo marchio registrato di cui l’azienda casearia vanta:

La Zizzona di Battipaglia ®️
“Cacc’ u latt” fu detto in Benvenuti al Sud, il film che proclamò la nascita di questo prodotto, una mozzarella di Bufala che nelle dimensioni può raggiungere i quindici chilogrammi, alla vista presentata da un “capezzolo” di pasta filata; nella forma di un prosperoso seno, richiama l’abbondanza e l’armonia per la tavola.

Otto proposte di abbinamento con la Mozzarella di Bufala Dop:
E se questa portata è ormai conosciuta nel mondo, scegliere di assaporarla con dei vini che ci ricordano le vigne del Nord Italia non sarà difficile, per un Tour d’Italie alla scoperta delle etichette:
Les Crêtes – Il Rosé delle Montagne 2022, Valle D’Aosta
Barlan – Torraccia del Piantiviglia Rosato 2023, Alto Piemonte
Ca’ del Bosco – Franciacorta Rosé Brut ‘Cuvée Prestige Edizione 46’ Lombardia
Senti Vini – Valtenesi Chiaretto ‘Sant’Emiliano’ Pratello 2023, Veneto
Livio Felluga – Rosé Livio Felluga 2023, Friuli Venezia Giulia
Alois Lageder – Lagrein Rosé Alois Lageder 2023, Trentino Alto Adige
Lodi Corazza – Sauvignon Blanc ‘Ben Ti Voglio’ 2020, Emilia Romagna
Cantina Sassarini – Cinque Terre ‘A Scia Rosato 2022, Liguria