PAESTUM WINE FEST
Alla scoperta del mondo del vino con Patrizio Pizzi: la passione dietro la professione di sommelier
di LUCIA I. MIGLIACCIO
Dietro ogni calice di vino c’è una storia, un’arte fatta di passione, competenza e dedizione. Patrizio Pizzi, sommelier presso il ristorante Idylio* By Apreda, incarna alla perfezione questa filosofia, trasformando ogni degustazione in un’esperienza sensoriale unica. In questa intervista, ci racconta il suo percorso, le sfide e le tendenze del settore, offrendoci uno sguardo esclusivo sul lavoro di un sommelier di alta classe. Dalle prime ispirazioni ai momenti più significativi della sua carriera, scopriamo insieme il mondo del vino attraverso gli occhi di un esperto.
Qual è stata la tua ispirazione iniziale per diventare sommelier e come hai iniziato il tuo percorso professionale in questo campo?
“La mia ispirazione per diventare sommelier è nata dalla mia passione per il cibo e il vino, che ho sempre considerato un’arte. Ho iniziato il mio percorso professionale lavorando in un ristorante locale, dove ho avuto l’opportunità di apprendere le basi del servizio e della degustazione. Con il tempo, ho deciso di approfondire le mie conoscenze attraverso corsi di formazione e certificazioni, che mi hanno permesso di sviluppare una solida competenza nel settore”.
Quali sono le qualità più importanti che un sommelier dovrebbe avere per eccellere nel settore della ristorazione di alta classe?
“Un sommelier di successo deve possedere una profonda conoscenza dei vini, ma anche eccellenti capacità comunicative e relazionali. È fondamentale saper ascoltare i clienti e comprendere le loro preferenze, oltre a saper consigliare abbinamenti che esaltino l’esperienza culinaria. La passione per il vino e la curiosità di esplorare nuove varietà e tecniche sono altrettanto importanti”.
Come ti aggiorni sulle nuove annate, le varietà di vino e le tecniche di vinificazione?
“Mi tengo aggiornato attraverso la lettura di riviste specializzate, partecipando a corsi di formazione e degustazioni, e seguendo eventi del settore. Inoltre, interagisco con produttori e colleghi sommelier per scambiare opinioni e scoperte. Questo continuo apprendimento è essenziale per offrire ai nostri clienti le migliori opzioni”.
Se tu fossi un vino, quale saresti e perché?
“Se fossi un vino, sarei un Barolo. Questo vino rappresenta la complessità e la profondità, con un carattere forte ma elegante. Proprio come il Barolo, credo che la mia esperienza e la mia passione per il vino possano offrire un’esperienza unica e memorabile a chi mi circonda”.
Quali tendenze recenti hai notato nel mondo del vino e come influenzano il tuo lavoro quotidiano?
“Negli ultimi anni, ho notato un crescente interesse per le esperienze di degustazione personalizzate e per l’abbinamento del vino con piatti specifici. I clienti sono sempre più curiosi di esplorare vini meno conosciuti e di scoprire nuove regioni vinicole. Questo mi spinge a diversificare la nostra carta dei vini, includendo etichette provenienti da aree emergenti e meno tradizionali”.
Quali sono le sfide più comuni che affronti nel tuo lavoro e come le superi?
“Una delle sfide più comuni è la gestione delle aspettative dei clienti, che possono variare notevolmente. Per superare questa difficoltà, mi impegno a comunicare chiaramente e a creare un’atmosfera accogliente, in modo che ogni cliente si senta a proprio agio nel condividere le proprie preferenze. Inoltre, la formazione continua mi aiuta a rimanere preparato e sicuro nelle mie raccomandazioni”.
In che misura partecipare a eventi e festival del vino come PWF influisce sulla tua crescita professionale come sommelier e quali opportunità hai trovato in queste esperienze?
“Partecipare a eventi come il PWF è fondamentale per la mia crescita professionale. Questi eventi offrono l’opportunità di incontrare produttori, scoprire nuove etichette e approfondire le mie conoscenze sulle tendenze del settore. Inoltre, il networking con altri professionisti del settore mi ha permesso di scambiare idee e pratiche, arricchendo la mia esperienza. Ho anche avuto l’opportunità di partecipare a masterclass e degustazioni esclusive, che mi hanno aiutato a perfezionare le mie abilità e a scoprire vini unici da proporre ai nostri clienti. Queste esperienze non solo ampliano la mia conoscenza, ma mi ispirano anche a portare innovazione e freschezza nella nostra offerta di vini al ristorante”.
